Passione

S. Brigida

Due soli versetti tratti dall’epistolario paolino sono capaci di farci entrare nel mistero della vita di Brigida di Svezia: <e non vivo più io, ma Cristo vive in me> (Gal 2, 20). Sono tanti i commentatori che ritengono questo versetto come il sunto della stessa vita dell’apostolo Paolo. Di certo può essere la chiave per interpretare e lasciarsi toccare dall’itinerario spirituale di Brigida la cui nobiltà di origini diventa il nobile modo di consumare la propria vita nei doveri imposti dal suo stato e nella passione, ardente, per ciò che il suo cuore le fa percepire come importante e degno di essere vissuto come servizio a Dio e ai fratelli. Per questa donna che fu sposa amorosa e madre dolcissima di ben otto figli, ciò che fa la differenza nella vita è la capacità di accoglierla in modo totale senza mai chiedere alla vita di darci qualcosa, ma, al contrario, di approfittare di ogni occasione per dare la propria vita. Tutto ciò nei modi in cui si rende possibile nella concretezza del quotidiano, che è frutto delle circostanze esterne, ma pure delle nostre scelte profonde e dei nostri orientamenti più coinvolgenti.

Brigida vive un’esistenza di particolare pienezza – settant’anni – in cui la sposa diviene più volte madre per poi rimanere vedova e vivere tutta la sua libertà dovuta anche al suo alto lignaggio per farsi pellegrina di pace e di verità. La scelta di stabilirsi a Roma la rende una donna veramente cattolica nel senso che si sente a proprio agio e in casa propria in ogni luogo. Attorno alla sua figura di donna e di discepola di Cristo si respira un’aria di intimità e di autenticità. L’amore appassionato per le persone che la circondano e per quelle di cui sente l’ispirazione di doversi prendere cura – tra questi è da annoverare il Vescovo di Roma che vive lontano dalla sua Chiesa – trova il suo fondamento e il suo quotidiano alimento nella meditazione della Passione del Signore la cui contemplazione diviene il criterio di discernimento di ogni scelta e di ogni passo della sua vita. Come e con Paolo anche Brigida può e ama dire: <Sono stato crocifisso con Cristo…> (Gal 2, 19).

Nonostante sia debitrice delle modalità spirituali della sua epoca, Brigida è una vera maestra di vita spirituale perché riporta ogni discepolo a ritrovare il proprio radicamento nella relazione con il Signore Gesù memore delle sue parole: <Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla> (Gv 15, 5). L’importanza così forte della memoria della passione del Signore nell’esperienza di Brigida manifesta il suo attaccamento appassionato al mistero di Cristo che la rende partecipe della sua sete di salvezza per ogni uomo e donna. Le meditazioni e orazioni di santa Brigida hanno ancora oggi la capacità di aprire il cuore e la mente alla percezione di quale grande amore siamo ricolmati e a cui siamo chiamati a dare una risposa adeguata che ci impegni profondamente e fattivamente. Il desiderio espresso dal Signore Gesù alla vigilia della sua passione rimane per noi un appello a cui non avremo mai risposto abbastanza: <Rimanete in me e io in voi> (Gv 15, 4).

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