Evitare
XXIX settimana T.O. –
La parabola del Signore Gesù che concerne la meteorologia oggi sarebbe di certo ancora più efficace. Quando si decide di fare una scampagnata andiamo a guardare le previsioni del tempo per confermare o cambiare il nostro programma o, almeno, per attrezzarci al meglio per evitare di rovinarci la giornata. La prima parola che il Signore rivolge ai suoi interlocutori è un sincero apprezzamento: <sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo> (Lc 12, 56). Questa parola ammirativa del Signore Gesù potrebbe essere ulteriormente radicalizzata: sì, in realtà, noi sappiamo valutare non solo l’aspetto della terra e del cielo, ma pure sappiamo percepire che cosa sia in gioco nelle nostre relazioni personali. Eppure, talora preferiamo non fare caso a ciò che è evidente tanto da far finta di non vedere e di non sapere per il semplice motivo che non vogliamo cambiare. A questo punto la parola del Signore non lascia scampo: <E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?> (12, 57).
Non possiamo in nessun modo evitare di dare una risposta seria a questa domanda. Soprattutto non possiamo aspettarci che qualcuno o qualcosa ci eviti la fatica di trovare una risposta che non può venire se non da dentro di noi ove siamo chiamati ad esercitare un’intelligenza sul reale senza la quale la realtà rischia di schiacciarci fino ad annientare o almeno impoverire quelle che sono le possibilità di una vita che sia degna di questo nome. Il consiglio che il Signore ci dà è un consiglio che riguarda tutta la nostra vita e tocca tutte le sue dimensioni: <Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice> (12, 58). In una parola, sembra che il Maestro ci consigli almeno di prendere l’ombrello o l’impermeabile senza dimenticare la sciarpa e il cappello se le previsioni del tempo sono chiaramente brutte.
L’apostolo Paolo ci permette di uscire dalla parabola e di dare un nome più preciso e ciò che ci serve per evitare che la nostra vita sia rovinata dal maltempo. Sembra che ci venga detto di uscire ogni mattina di casa ben equipaggiati e preparati per evitare il peggio e cercare di spianare la strada al meglio: <con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace> (Ef 4, 2). Se accogliamo fino in fondo la parola del Signore non si tratta soltanto di <evitare> il peggio, ma di avere a cuore di sperare sempre nel meglio e questa speranza si fonda sulla certezza che, ben aldilà delle nuvole portate avanti e indietro dal vento e possono essere cariche di pioggia o, al contrario, pesanti di caldo vi è un sole che rimane al suo posto: <un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti> (Ef 4, 6).
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